Le tasse più strane della storia
Imposte, dazi, balzelli: comunque le si chiamino, le tasse ( specie le più folli) sono sempre poco amate. Da quella della barba a quella sulle vedove.
Dagli antichi egizi alla storia più recente, vediamo le tasse della nostra storia.
IL LIMO TASSATO: Gli antichi egizi calcolavano l'imposta sui raccolti in base alla quantità di limo che le piene del Nilo riversava sui campi, l'esito della semina infatti, dipendeva dalle inondazioni.
A ROMA NEMMENO LE MERETRICI ERANO ESENTASSE: Augusto (27 a.C - 14 d.C) introdusse una imposta sui senatori che non avevano ancora preso moglie. L'imperatore Vespasiano più di mezzo secolo dopo, pensò di rimpolpare le casse dell'Impero con la tassa sull'urina raccolta dai bagni pubblici e utilizzata dai conciatori. Ma fu Caligola il principe delle imposte, sotto di lui si ebbe la pressione fiscale più alta della storia dell'Impero, in particolare nelle provincie ricche come le Gallie, impose la tassa sulla prostituzione, le meretrici erano tenute a consegnare il 20% dei propri guadagni.
BALZELLI AD OGNI PASSO NELL'EUROPA FEUDALE: Con lo sviluppo del macchinoso sistema feudale, in Europa si finì per pagare tasse su tutto, i cittadini versavano dazi per tagliare la propria erba (Erbatico) e la legna, per abbeverare gli animali, attingere acqua dalle fonti, per raccogliere le ghiande e frutti, per attraversare i ponti (Pontatico), si pagava pesino la pesca di rane negli stagni privati, di pesci in acqua salata e dolce, nonché la sosta sulle rive di fiumi e laghi. Ma i maggiori introiti venivano dalle tasse sul fuoco domestico (Focatico), che ogni famiglia possedeva per cucinare, forgiare attrezzi, e L'imbottato la tassa che tutta la comunità pagava in base alla produzione di prodotti agricoli.
NELLA SPAGNA DEL 300 SI TASSAVA LA VEDOVA: Una delle tasse più curiose fu introdotta dalla Spagna del XIV secolo, all'epoca del re Alfonso XI, le donne vedove erano tenute a pagare una tassa nel caso in cui avessero intenzione di risposarsi entro i primi 12 mesi dalla morte del marito.
LA PARRUCCA TASSATA: tra il XVII e il XVIII secolo la parrucca bruna o grigia era la regina del look, molto in voga in Francia e in Inghilterra che i nobili cospargevano di cipria chiara o scura. La borghesia arrivò a disperarsi quando il primo ministro inglese William Pitt, nel 1795, decise di imporre una severissima tassa sulla cipria o polvere per parrucche, sia per la scarsità di farina con la quale si produceva, sia per la necessità di fare cassa. Questa tassa decretò la fine di questa moda agli inizi dell'800. Ben presto tali parrucche rimasero legate solo ad alcuni ambienti di corte o ai tribunali.
AFFUMICATI E CONTENTI: La tassa che travolse Russia e Polonia nel 700 fu senz'altro la più odiata, chiunque possedesse un camino era obbligato a pagare una salata tassa, ma i Russi fecero in modo di collegare più camini ad una sola canna fumaria in modo da aggirare tale tassa.
PIU' LUCE VEDI PIU' PAGHI: Una imposta salata arrivò tra il 700 e l'800 in europa, l'imposta prevedeva un pagamento da chiunque avesse porte e finestre in casa, si misurava l'ampiezza di porte e finestre, e si pagava. La risposta immediata degli Europei che fecero in modo di murare porte e finestre in esubero, finirono con il disegnarle nelle facciate dei palazzi, la legge rimase in vigore fino al 1923.
CHE BARBA LA TASSA: Pietro il grande, zar di Russia, dopo un viaggio attraverso l'Europa, decise di imporre la cultura ortodossa, e cominciò con il mettere la tassa sulla barba in quanto facevano affronto a Dio. 100 rubli per i nobili, 60 rubli per i funzionari pubblici, 30 per gli abitanti delle città, chiunque venisse sorpreso con la barba e senza gettone di pagamento della tassa, doveva versare tale somma.
Dagli antichi egizi alla storia più recente, vediamo le tasse della nostra storia.
IL LIMO TASSATO: Gli antichi egizi calcolavano l'imposta sui raccolti in base alla quantità di limo che le piene del Nilo riversava sui campi, l'esito della semina infatti, dipendeva dalle inondazioni.
A ROMA NEMMENO LE MERETRICI ERANO ESENTASSE: Augusto (27 a.C - 14 d.C) introdusse una imposta sui senatori che non avevano ancora preso moglie. L'imperatore Vespasiano più di mezzo secolo dopo, pensò di rimpolpare le casse dell'Impero con la tassa sull'urina raccolta dai bagni pubblici e utilizzata dai conciatori. Ma fu Caligola il principe delle imposte, sotto di lui si ebbe la pressione fiscale più alta della storia dell'Impero, in particolare nelle provincie ricche come le Gallie, impose la tassa sulla prostituzione, le meretrici erano tenute a consegnare il 20% dei propri guadagni.
BALZELLI AD OGNI PASSO NELL'EUROPA FEUDALE: Con lo sviluppo del macchinoso sistema feudale, in Europa si finì per pagare tasse su tutto, i cittadini versavano dazi per tagliare la propria erba (Erbatico) e la legna, per abbeverare gli animali, attingere acqua dalle fonti, per raccogliere le ghiande e frutti, per attraversare i ponti (Pontatico), si pagava pesino la pesca di rane negli stagni privati, di pesci in acqua salata e dolce, nonché la sosta sulle rive di fiumi e laghi. Ma i maggiori introiti venivano dalle tasse sul fuoco domestico (Focatico), che ogni famiglia possedeva per cucinare, forgiare attrezzi, e L'imbottato la tassa che tutta la comunità pagava in base alla produzione di prodotti agricoli.
NELLA SPAGNA DEL 300 SI TASSAVA LA VEDOVA: Una delle tasse più curiose fu introdotta dalla Spagna del XIV secolo, all'epoca del re Alfonso XI, le donne vedove erano tenute a pagare una tassa nel caso in cui avessero intenzione di risposarsi entro i primi 12 mesi dalla morte del marito.
LA PARRUCCA TASSATA: tra il XVII e il XVIII secolo la parrucca bruna o grigia era la regina del look, molto in voga in Francia e in Inghilterra che i nobili cospargevano di cipria chiara o scura. La borghesia arrivò a disperarsi quando il primo ministro inglese William Pitt, nel 1795, decise di imporre una severissima tassa sulla cipria o polvere per parrucche, sia per la scarsità di farina con la quale si produceva, sia per la necessità di fare cassa. Questa tassa decretò la fine di questa moda agli inizi dell'800. Ben presto tali parrucche rimasero legate solo ad alcuni ambienti di corte o ai tribunali.
AFFUMICATI E CONTENTI: La tassa che travolse Russia e Polonia nel 700 fu senz'altro la più odiata, chiunque possedesse un camino era obbligato a pagare una salata tassa, ma i Russi fecero in modo di collegare più camini ad una sola canna fumaria in modo da aggirare tale tassa.
PIU' LUCE VEDI PIU' PAGHI: Una imposta salata arrivò tra il 700 e l'800 in europa, l'imposta prevedeva un pagamento da chiunque avesse porte e finestre in casa, si misurava l'ampiezza di porte e finestre, e si pagava. La risposta immediata degli Europei che fecero in modo di murare porte e finestre in esubero, finirono con il disegnarle nelle facciate dei palazzi, la legge rimase in vigore fino al 1923.
CHE BARBA LA TASSA: Pietro il grande, zar di Russia, dopo un viaggio attraverso l'Europa, decise di imporre la cultura ortodossa, e cominciò con il mettere la tassa sulla barba in quanto facevano affronto a Dio. 100 rubli per i nobili, 60 rubli per i funzionari pubblici, 30 per gli abitanti delle città, chiunque venisse sorpreso con la barba e senza gettone di pagamento della tassa, doveva versare tale somma.